Zombitudine

Vorremmo essere morti. O dovremmo essere morti.
O forse siamo morti? Morti fra i morti.

Un uomo e una donna sono rifugiati in un teatro insieme al pubblico.

Qualcosa sta arrivando.

La minaccia è là fuori e il teatro è l’ultimo spazio di salvezza in cui rifugiarsi nell’attesa della loro venuta.

Sì, ma loro chi?

Gli zombi?

La morte?

I rivoluzionari?

Un evento che cambierà la Storia?

Non lo sappiamo.

Non lo sa il pubblico e non lo sanno l’uomo e la donna, sul palco in logorante e beckettiana attesa.

Forse arrivano gli zombi, ma non sono esseri mostruosi.

Siamo noi.

Automi che si trascinano già morti lungo traiettorie claustrofobiche e obbligate, sui binari in decomposizione di questa società frenetica e insensata, dove pericolo e salvezza sono la stessa cosa, dove i vivi e i defunti hanno lo stesso inutile afflato rivoluzionario.

Contributi di Federico Boni, Daniela Ferrante, Gianfranco Manfredi.

Elvira Frosini, Daniele Timpano

Sono tra i più apprezzati drammaturghi italiani contemporanei.

Attori e registi, decostruiscono ed incarnano le narrazioni del presente e della Storia, analizzando le derive antropologiche della società a partire da un vasto materiale di riferimenti vari, dall’accademico al popolare, che costituiscono l'immaginario e la coscienza contemporanei.

Il nostro dialogo con il pubblico è basato su ciò che condividiamo, qui, oggi: la stessa ipocrisia, gli stessi cliché, le stesse paure.

I loro lavori sono stati presentati nei più importanti teatri e festival in Italia e all’estero.

Tra i riconoscimenti ricordiamo le nomination al Premio Ubu come miglior drammaturgia, ottenute nel 2012 con Aldo morto e nel 2017 con Acqua di colonia.

Aldo morto ha vinto anche il Premio Rete Critica 2012 e il Premio Nico Garrone 2013, per il progetto speciale Aldo morto 54.

Hanno lavorato per alcune trasmissioni radiofoniche di Radio 3 Rai.

Nel 2014, Rai 5 ha realizzato un documentario su di loro nel ciclo Roma: la nuova drammaturgia.